6.29.2006

PER IL FESTIVAL DEI DUE MONDI A SPOLETO ANCHE IL DUPLICE UNIVERSO DI MORENO BONDI

Sono attese circa 20 opere di Moreno Bondi, venerdì 30 giugno (ore 17.00, sino al 20 luglio) a Spoleto presso l’ottocentesco Palazzo Caserma Minervio (Via dell’Anfiteatro 21) per l’ evento organizzato dall’Accademia Internazionale Sant’Agostino e dall’Agenzia Industrie Difesa (con la partecipazione del Comune di Spoleto, l’adesione del Presidente della Repubblica, Senato della Repubblica, Presidenza del Consiglio dei Ministri e Ministero dei Beni Culturali), in occasione dell’inaugurazione del 49 ° Festival dei Due Mondi.

La mostra di Moreno Bondi (nel contesto della manifestazione Artisti a Confronto -serie di personali dedicate a diverse tecniche espressive) è collaterale alla grande kermesse che trasformerà per un mese la cittadina umbra in una multiforme fucina della cultura, pronta a accordare tradizione e sperimentazione nei suoi luoghi più suggestivi: il Teatro Romano, la Piazza del Duomo, la Rocca Albornoziana. Fra questi saranno aperti gli ampi saloni del Palazzo dell’Agenzia Industrie Difesa (già Caserma Minervio), il quale comprende un vasto complesso conventuale risalente al 1254 (il Monastero della Madonna della Stella del XIII sec., con il chiostro del XV-XVI sec. ed affreschi del XVI sec.), cui è annesso il grandioso Anfiteatro Romano (II secolo), che per vastità (115 x 85 metri), ricchezza e varietà dei beni culturali costituisce un vero e proprio gioiello.

Il Festival dei Due Mondi con i suoi gli eventi di musica, danza, teatro, lirica, cinema, prosa, fotografia, pittura, scultura, rappresenta un’inimitabile fusione di tali espressioni con gli spazi urbani; il paesaggio, il tessuto sociale. La qualità e la diversità delle manifestazioni, nonché la capacità di riportare le arti ad un linguaggio collettivo e contemporaneo sono il motivo del grande successo internazionale riscosso dal 1958 ad oggi.

In sintonia con tale indirizzo si collocano le opere di Moreno Bondi: risultate da un equilibrio dinamico fra tradizione ed innovazione (apprezzate per la capacità di unire bellezza e maestria tecnica alla sollecitazione intellettuale), derivano da due mondi -pittura e scultura- appartenenti entrambi alla formazione ed all’esperienza dell’ artista toscano.

Le sue imponenti tele di lino, modernissime, dipinte ad olio secondo la tecnica di Caravaggio (del quale è noto esperto, anche in quanto Docente Titolare della Cattedra di tecniche pittoriche presso l’Accademia di Bella Arti a Roma) sono spesso impreziosite dall’inserimento di sculture in Statuario di Carrara, da lui eseguite.

Gli universi eterogeni del marmo e della tela (che richiedono materiali, abilità e competenze dissimili) si uniscono in queste opere che rivisitano con mente attuale il concetto della meraviglia barocca: “Il connubio delle due arti, per noi inedito, –spiega Moreno Bondi- concettualmente appartiene alla grande eredità del Barocco, il quale le univa in maniera spregiudicata: Nelle Chiese seicentesche i marmi berniniani incorniciano le grandi pale d’altare con ali ed angeli che irrompono sul quadro, fondendosi in un continuo rimando fra pittura e scultura.”

Dunque, per rivelare un’arte che, confrontandosi con il passato, vive nella modernità e si sviluppa fra il marmo e la tela, non poteva esserci un palcoscenico migliore del Festival dei Due Mondi a Spoleto.