Assisi:Un progetto per accogliere anche i turisti disabili
ASSISI – Un cartello di spiegazioni scritto in braille, per i ciechi, posizionato all’ingresso della Basilica di San Francesco, con una pianta in rilievo del santuario.
Alla fine dell’estate, anche i non vedenti, i pellegrini meno fortunati che non possono ammirare le bellezze artistiche e architettoniche della spiritualità francescana, saranno in grado di orientarsi da soli tra i famosi affreschi di Giotto.
Ma l’accessibilità per i portatori di handicap non riguarderà solo la Basilica francescana: tutte le chiese e i principali monumenti assisani, come il tempio della Minerva in Piazza del Comune fino all’Eremo delle Carceri, infatti, saranno dotati di rampe, scivoli e sistemi in grado di accogliere tutti i visitatori.
È il progetto comunale per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle basiliche, un intervento delicato che dovrà conciliare le modernità a favore dei disabili, come sistemi meccanizzati, ascensori, rampe, con la tutelea e la conservazione del prezioso patrimonio storico-artistico cittadino.
Un salto di qualità per quanto riguarda la politica dell’accoglienza nella città di San Francesco, una dimostrazione di attenzione verso pellegrini e turisti disabili.
Ma si tratta anche di una sfida per dimostrare che anche all’interno di un centro storico di origine medievale è possibile attuare degli interventi urbanistici per migliorare la qualità della vita dei soggetti portatori di handicap.
Ma il Comune e la “Arcus Spa”, società a partecipazione del ministero delle infrastrutture e dei trasporti che destina ogni anno dei fondi per la realizzazione di importanti opere pubbliche, hanno già finanziato l’intervento.
Il progetto era stato annunciato lo scorso anno, quando il Ministero ai beni culturali scelse la città serafica come prossimo modello di riferimento per l’eliminazione delle barriere architettoniche e l’accessibilità ai disabili delle bellezze artistiche locali, collocando il centro assisano, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, tra i cinque Comuni italiani che sono stati selezionati per agevolare l’accesso anche ai visitatori meno fortunati.
Il progetto realizzato ad Assisi servirà anche da modello per altri centri in Italia e in Umbria.
Fonte CaRTA Press
Alla fine dell’estate, anche i non vedenti, i pellegrini meno fortunati che non possono ammirare le bellezze artistiche e architettoniche della spiritualità francescana, saranno in grado di orientarsi da soli tra i famosi affreschi di Giotto.
Ma l’accessibilità per i portatori di handicap non riguarderà solo la Basilica francescana: tutte le chiese e i principali monumenti assisani, come il tempio della Minerva in Piazza del Comune fino all’Eremo delle Carceri, infatti, saranno dotati di rampe, scivoli e sistemi in grado di accogliere tutti i visitatori.
È il progetto comunale per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle basiliche, un intervento delicato che dovrà conciliare le modernità a favore dei disabili, come sistemi meccanizzati, ascensori, rampe, con la tutelea e la conservazione del prezioso patrimonio storico-artistico cittadino.
Un salto di qualità per quanto riguarda la politica dell’accoglienza nella città di San Francesco, una dimostrazione di attenzione verso pellegrini e turisti disabili.
Ma si tratta anche di una sfida per dimostrare che anche all’interno di un centro storico di origine medievale è possibile attuare degli interventi urbanistici per migliorare la qualità della vita dei soggetti portatori di handicap.
Ma il Comune e la “Arcus Spa”, società a partecipazione del ministero delle infrastrutture e dei trasporti che destina ogni anno dei fondi per la realizzazione di importanti opere pubbliche, hanno già finanziato l’intervento.
Il progetto era stato annunciato lo scorso anno, quando il Ministero ai beni culturali scelse la città serafica come prossimo modello di riferimento per l’eliminazione delle barriere architettoniche e l’accessibilità ai disabili delle bellezze artistiche locali, collocando il centro assisano, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, tra i cinque Comuni italiani che sono stati selezionati per agevolare l’accesso anche ai visitatori meno fortunati.
Il progetto realizzato ad Assisi servirà anche da modello per altri centri in Italia e in Umbria.
Fonte CaRTA Press
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