La mostra “La natura e il mondo rurale” fa rivivere la tradizione rurale del Trentino attraverso le opere di sei artisti fra cui Winkler e Faganello
Ancora pochi giorni per visitare la mostra “La natura e il mondo rurale”, allestita in tre sedi della Valle di Non, quella di Palazzo Endrici (Don), di Casa Campia (Revò), di Palazzo Morenberg (Sarnonico). Si tratta di un percorso espositivo che fa rivivere la tradizione rurale del nostro territorio, attraverso le opere di sei artisti trentini. Un tuffo nel passato rivelato dai quadri di Gino Pancheri, uno dei massimi pittori degli anni Trenta, e del solandro Paolo Vallorz, dalle sculture lignee di Othmar Winkler, dalle incisioni e dalle pitture di Remo Wolf, dalle opere in ferro battuto di Luciano Zanoni. Infine, ma non per questo meno importanti, in mostra anche le suggestive fotografie in bianco e nero di Flavio Faganello, che narrano di volti e personaggi dai semplici costumi.
Ogni artista ha interpretato i suoi sentimenti per la natura in maniera e con tecniche differenti, ma rimarcando un forte legame con il mondo rurale e con le proprie origini. Le fatiche del lavoro nei campi, gli usi e costumi di un tempo, le persone e gli affetti: la visione che questi artisti hanno del passato contadino è realista e concreta, ben lontana da un illusorio ideale bucolico. Per rendere meglio l’idea, accanto alle opere nelle sale espositive sono stati ricostruiti anche gli ambiti di lavoro e di vita rurale, recuperando strumenti ed oggetti di uso quotidiano. Le memorie di questo mondo lontano rivivono anche nella raccolta di immagini storiche, di scritti e di lettere originali, di filmati e documentari.
In sede distaccata, a Malga di Romeno (Sarnonico) sono esposte una serie di fotografie sulla vita e sul lavoro nelle malghe, le tipiche abitazioni estive per l’alpeggio del bestiame e la produzione del formaggio e degli altri derivati del latte. Filmati, documentari e plastici ne raccontano storia ed evoluzione, completandone il percorso.
L’apertura fino a domenica 17 settembre è nei soli giorni festivi con orario 10.00-12.00 e 15.00 -18.00.
Info: 0463 467593 – www.valledinon.tn.it
Ogni artista ha interpretato i suoi sentimenti per la natura in maniera e con tecniche differenti, ma rimarcando un forte legame con il mondo rurale e con le proprie origini. Le fatiche del lavoro nei campi, gli usi e costumi di un tempo, le persone e gli affetti: la visione che questi artisti hanno del passato contadino è realista e concreta, ben lontana da un illusorio ideale bucolico. Per rendere meglio l’idea, accanto alle opere nelle sale espositive sono stati ricostruiti anche gli ambiti di lavoro e di vita rurale, recuperando strumenti ed oggetti di uso quotidiano. Le memorie di questo mondo lontano rivivono anche nella raccolta di immagini storiche, di scritti e di lettere originali, di filmati e documentari.
In sede distaccata, a Malga di Romeno (Sarnonico) sono esposte una serie di fotografie sulla vita e sul lavoro nelle malghe, le tipiche abitazioni estive per l’alpeggio del bestiame e la produzione del formaggio e degli altri derivati del latte. Filmati, documentari e plastici ne raccontano storia ed evoluzione, completandone il percorso.
L’apertura fino a domenica 17 settembre è nei soli giorni festivi con orario 10.00-12.00 e 15.00 -18.00.
Info: 0463 467593 – www.valledinon.tn.it
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