11.10.2006

Gianni Schicchi con orchestra e coro del Maggio Fiorentino Formazione

Pietrasanta, Teatro Comunale – 16 novembre, ore 21.00


Promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta in collaborazione con il Gabinetto del Sindaco, l’associazione Le Stanze di Orfeo e la Regione Toscana, giovedì 16 novembre sarà protagonista, a teatro, Gianni Schicchi, terza opera del famoso Trittico di Giacomo Puccini. Un appuntamento assolutamente da non perdere per gli amanti della musica lirica. L’orchestra giovanile della Formazione del Maggio Musicale Fiorentino diretta dal maestro Marco Balderi, versiliese, ed una eccezionale compagnia di canto costituita da giovani, ma già affermati artisti internazionali come Gabriele Spina, Delia Calmieri, Amor Perez, Samuele Simoncini e Calogero Andolina, affiancati dagli allievi del Maggio Musicale, proporranno, senza abbandonare la tradizione, una moderna lettura dello spartito. Regia e scenografie sono state affidate rispettivamente a Gabriele Duma e Andrea Stanisci del Maggio Musicale.



Opera in un atto di Giacomo Puccini, il “Gianni Schicchi”, su libretto di Giovacchino Forzano, è stato composto nella primavera del 1918 e rappresentato per la prima volta il 14 dicembre dello stesso anno al Metropolitan di New York, favorevolmente accolto da pubblico e critica. La storia trae spunto da una beffa giocata da Gianni Schicchi, famoso in tutta la Firenze del ‘300 per il suo spirito acuto e perspicace (Dante nella Commedia lo caccia all’Inferno), ai parenti del ricco mercante Buoso Donati che, da poco spirato, ha diseredato quest’ultimi lasciando i suoi cospicui averi ai frati del vicino convento. Gianni Schicchi, sostituendosi al defunto, detta ad un notaio le sue ultime volontà, lasciando i beni di scarso valore ai parenti e i tre cespiti di maggior valore (la casa di Firenze, i muli di Figline e la mula di Signa) proprio a Gianni Schicchi, ossia alla sua unica figlia innamorata di uno dei due giovani parenti di Buoso Donati. La reazione dei mancati eredi è violenta, ma Gianni Schicchi li ha ben edotti che, in caso di scoperta della truffa, la legge prevede il taglio della mano tanto per il responsabile quanto per i complici. L’opera si chiude con il canto finale dei due innamorati e con la morale di Schicchi: i quattrini di Buoso non potevano finire in mani migliori perciò, con licenza del gran padre Dante, almeno gli spettatori, qualora si siano divertiti, gli concedano un’attenuante.



L’opera avrà inizio alle ore 21.00 al teatro comunale. L’ingresso è libero.





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