2.21.2007

Los conciertos del CERVANTES

IV Rassegna concertistica 2007

Istituto Italo Latino Americano

Palazzo Santa Croce – Salone degli Specchi

Roma, 28 febbraio 2007. Ore 20.30

DUO KAIROS

Liliana Bernardi, violino

Giuliano Mazzoccante, pianoforte

PROGRAMMA

T. A. Vitali Ciaccona in Sol minore

E. Elgar Sonata op. 82

Allegro

Romance

Allegro non troppo

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P. de Sarasate Zingaresca

Romanza andaluza

A. Piazzolla Tango en La

Ave Maria

M. de Falla-F. Kreisler Danza española n° 1 (da La vida breve)

Note al Concerto del 28 febbraio 2007

Tomaso Antonio Vitali (Bologna, 1663 – Modena, 1745), appartenente ad un’importante famiglia di musicisti, fu apprezzato virtuoso al violino, e lavorò in qualità di “capo del concerto” alla corte di Modena; fu attivo come didatta e le sue qualità esecutive furono testimoniate anche dal celebre teorico bolognese Giovanni Battista Martini. La sua produzione consta esclusivamente di musica strumentale, costituita essenzialmente da Suites di danze. Il nome di Vitali è legato alla sua celebre Ciaccona in sol minore, anche l’attribuzione di questo brano è dubbia. Si tratta di un brano costituito da una serie di variazioni su un tema che si ripete in continuazione al basso (il cosiddetto “basso ostinato”).

Sir Edwar Elgar (Broadheath, 1857 – Worcester, 1934), autore precocissimo e considerato il più importante innovatore della musica inglese del suo tempo, fu autore animato da sincero sentimento naturalistico e religioso della vita, e dotato di spiccata vena melodica. La Sonata in mi minore per violino e pianoforte op. 82 risale al 1918.

Pablo de Sarasate (Pamplona 1844-Biarritz 1908) fu uno dei più grandi virtuosi di violino di tutti i tempi, paragonabile solo a Paganini. Forte dei suoi studi di composizione, anche se piuttosto brevi, confezionò per i suoi concerti numerosi brani con cui poteva esibire le sue spericolate capacità tecniche. Fra questi è celebre la fantasia sulla Carmen di Bizet, nella quale rinuncia quasi del tutto al virtuosismo trascendentale per puntare al calore trascinante della melodia ed al contrasto fra l’appassionata sonorità del registro grave e la penetrante intensità di quello acuto e sopracuto. La Zingaresca op. 20 è invece un brano pervaso d’emozione, slancio e genuina passione. La produzione di Astor Piazzolla (Mar del Plata, 1921 – Buenos Aires, 1992) ha ormai trovato una sua posizione stabile nel panorama concertistico internazionale. Bambino prodigio sul bandoneón, Piazzolla studiò musica classica con Ginastera e, a Parigi, con Boulanger. La sua produzione inizialmente incontrò molte resistenze: cromatismo, influssi jazzistici, dissonanze, ricca strumentazione erano mal visti dalla vecchia guardia, ma con il tempo e a partire dagli Stati Uniti e Francia il suo lavoro fu accolto con gran favore anche in Argentina.

Nella Vida breve, opera in due atti di Manuel de Falla (Cadice 1876 - presso Cordoba, Argentina, 1946), vi è una Danza che è stata elaborata dal violinista e compositore Fritz Kreisler (Vienna 1875-New York 1962), uno dei più famosi virtuosi di violino del ventesimo secolo.

Luca Della Libera