6.30.2006

Pietrasanta : Mostra, Il linguaggio allegorico

L’allegoria come chiave di lettura trasversale dell’esteso corpus di opere pittoriche di Mario Sironi, del suo parlare per simboli, per miti, per parabole. Un inedito approccio all’opera sironiana attraverso cinquanta dipinti, individuati tra gli anni Venti e la fine degli anni Cinquanta, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta, a cura di Claudia Gian Ferrari con la collaborazione di Andrea Sironi. La mostra si svolgerà nelle sale del Chiostro di Sant’Agostino, da sabato 8 luglio sino al 10 settembre 2006.



L’allegoria è una figura retorica mediante la quale un termine (denotazione) si riferisce a un significato più profondo e nascosto (connotazione), ovvero un racconto di carattere simbolico o allusivo. In questi termini viene definita l’allegoria da Antonio Marchese nel Dizionario di retorica e di stilistica (1978), ed è da questa definizione che prende spunto la possibilità di costruire un nuovo percorso attraverso le opere di Mario Sironi.

Nel grande poema sironiano l’allegoria è uno strumento praticato con dovizia per narrare l’epopea dell’uomo moderno attraverso forme e parabole, leggende e mitologie dell’uomo antico, gettando così un ponte fra la contemporaneità e le radici classiche dell’umanesimo, fino a risolvere il tema o il soggetto dato senza scivolare nella retorica o nell’accademia.



Guido Ceronetti, in un breve testo dedicato a Sironi, esprime, con il suo modo tagliente, una lettura estremamente aderente: “L’istinto del Valore, combinato con quello dell’Affinità, mi spinge infallibilmente verso Sironi, questo notissimo Sconosciuto. Sempre una sua pittura, qualche suo segno grafico, mi attraversano come un dito angelico, un brivido di conoscenza ulteriore. Forse il nome stesso – duro, chiuso, a forma di solido: Mario Sironi – è già luce improvvisa, perché con lui il contatto col grande si ristabilisce, la verità eterna e mutevole della visione è toccata. Sironi non ha mai scherzato con quel che faceva, giocare gli ripugnava come se già fosse barare. Non ha figure che mentiscono, colori vogliosi di piacere all’occhio. Vissuto, morto pazzo di verità, impone un rispetto assoluto. La sua arte è distante, non familiare, fraterna solo a chi sente, a chi cerca verità per mezzo della visione”.



Accanto a “Melanconia”, tema ricorrente dell’artista, troviamo opere i cui titoli: “Solitudine”, “Lazzaro”, “La tragedia”, “Susanna e i vecchioni”, “L’aratro”, “I sette peccati capitali”, sino a “Debout les morts”, quasi un testamento morale, indicano come Sironi abbia usato abbondantemente questa struttura retorica per sviluppare di volta in volta tematiche o soggetti.



“E’ con particolare soddisfazione – afferma l’assessore alla cultura Daniele Spina – che andiamo ad ospitare un percorso di tale valore artistico dedicato ad una delle figure più rappresentative del Novecento italiano. Una mostra che consentirà di avvicinarsi all’opera di Sironi attraverso una originale, quanto accattivante, chiave di lettura, quella dell’allegoria, entrando nel poema sironiano come privilegiati spettatori”.







Mostra: Il linguaggio allegorico

Artista: Mario Sironi
Date esposizione: 8 luglio – 10 settembre 2006
Inaugurazione: 8 luglio, 18.30

Luogo: Chiostro di Sant’Agostino, Pietrasanta

Orario: 18,30 – 20,00 / 21,00 – 24,00; lun. chiuso

Ingresso: biglietto 3 euro

Catalogo: Electa











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