A Collebeato è Sagra delle Pesche
Collebeato (Brescia) - Puntuale, come sempre, mercoledì 19 luglio si affaccia sullo scenario di Collebeato "La Sagra delle Pesche", il tradizionale e gustosissimo appuntamento di luglio.
Da 23 anni si presenta con un variegato programma d'iniziative in cui è messo in vetrina il succoso frutto nettarino che trova da quasi un secolo una nicchia di qualità nella piana di Collebeato e nella parte bassa della Valttrompia. Passano gli anni, l'urbanizzazione si fa sempre più crescente, ma lo spirito, mai sopito della civiltà contadina, trova in questa manifestazione uno dei suoi punti più culminanti.
La produzione delle pesche, seppure ridimensionata in termini quantitativi, ha migliorato in qualità, puntando ad una indiscussa specializzazione che l'ha indicata tra le migliori d'Italia. Il merito è dei produttori che hanno saputo coltivare un frutto in grado di soddisfare ogni palato sopraffino, allargando i confini al liquore "Il Peschello", pietanze e dolci preparati ad hoc, la riscoperta di antiche ricette.
Lo sforzo della Pro Loco di Collebeato, a cui spetta il coordinamento organizzativo sui Comuni anche di Concesio e di Villa Carcina, è stato di attivare la "Strada delle Pesche": un invitante itinerario tra campi coltivati di odorose fragranze, intrecciate con la presenza di testimonianze di vita contadina che l'assordante rumore del cosiddetto progresso non ha ancora sopito.
E' proprio in mezzo alle distese di pescheti che si respira un'atmosfera diversa, cadenzata da un incedere di vita, legato alle stagioni, ed al fiorire del frutto. Pesche gialle, bianche, nettarine, noci le tipologie presenti, evidenziando, tuttavia, 150 varietà di frutti che fanno del comprensorio un'area di mercato particolare, grazie all'impegno e al sacrificio di una trentina di aziende, suddivise nei tre comuni.
La "Sagra delle Pesche" intende essere la riproposizione di un'antica festa popolare in cui tutti gli abitanti si ritrovavano sotto un denominatore comune: il desiderio di stare insieme per trascorrere ore in serenità ed allegria, all'insegna della cordialità. Questo "piccolo mondo antico", seppure guardi con nostalgia al passato, non è col tempo diventato un'icona, relegata nell'angolo dei ricordi, ma ha saputo coniugare il passato con le esigenze del presente, proiettando la sua immagine nel futuro.
Il merito di Collebeato è stato di aver difeso l'ambiente, istituendo per primo il Parco delle Colline e ora di aver avviato l'iter per un altro significativo progetto: la salvaguardia della fascia verde lungo l'argine del fiume Mella. Inoltre, ha attivato una politica di difesa delle aree agricole rimaste, proprio per difendere un bene prezioso: la coltivazione delle pesche, senza la quale rischierebbe di perdere la propria peculiare identità.
L'appuntamento a luglio, corredato da un intenso programma di iniziative, segna il capitolo di un percorso, iniziato 23 anni fa, e ripreso per alcuni anni nell'immediato dopoguerra, sperando che le giovani generazioni sappiano tener viva una manifestazione, intrapresa dai nonni e dai padri.
Il programma
Fonte Popolis
Da 23 anni si presenta con un variegato programma d'iniziative in cui è messo in vetrina il succoso frutto nettarino che trova da quasi un secolo una nicchia di qualità nella piana di Collebeato e nella parte bassa della Valttrompia. Passano gli anni, l'urbanizzazione si fa sempre più crescente, ma lo spirito, mai sopito della civiltà contadina, trova in questa manifestazione uno dei suoi punti più culminanti.
La produzione delle pesche, seppure ridimensionata in termini quantitativi, ha migliorato in qualità, puntando ad una indiscussa specializzazione che l'ha indicata tra le migliori d'Italia. Il merito è dei produttori che hanno saputo coltivare un frutto in grado di soddisfare ogni palato sopraffino, allargando i confini al liquore "Il Peschello", pietanze e dolci preparati ad hoc, la riscoperta di antiche ricette.
Lo sforzo della Pro Loco di Collebeato, a cui spetta il coordinamento organizzativo sui Comuni anche di Concesio e di Villa Carcina, è stato di attivare la "Strada delle Pesche": un invitante itinerario tra campi coltivati di odorose fragranze, intrecciate con la presenza di testimonianze di vita contadina che l'assordante rumore del cosiddetto progresso non ha ancora sopito.
E' proprio in mezzo alle distese di pescheti che si respira un'atmosfera diversa, cadenzata da un incedere di vita, legato alle stagioni, ed al fiorire del frutto. Pesche gialle, bianche, nettarine, noci le tipologie presenti, evidenziando, tuttavia, 150 varietà di frutti che fanno del comprensorio un'area di mercato particolare, grazie all'impegno e al sacrificio di una trentina di aziende, suddivise nei tre comuni.
La "Sagra delle Pesche" intende essere la riproposizione di un'antica festa popolare in cui tutti gli abitanti si ritrovavano sotto un denominatore comune: il desiderio di stare insieme per trascorrere ore in serenità ed allegria, all'insegna della cordialità. Questo "piccolo mondo antico", seppure guardi con nostalgia al passato, non è col tempo diventato un'icona, relegata nell'angolo dei ricordi, ma ha saputo coniugare il passato con le esigenze del presente, proiettando la sua immagine nel futuro.
Il merito di Collebeato è stato di aver difeso l'ambiente, istituendo per primo il Parco delle Colline e ora di aver avviato l'iter per un altro significativo progetto: la salvaguardia della fascia verde lungo l'argine del fiume Mella. Inoltre, ha attivato una politica di difesa delle aree agricole rimaste, proprio per difendere un bene prezioso: la coltivazione delle pesche, senza la quale rischierebbe di perdere la propria peculiare identità.
L'appuntamento a luglio, corredato da un intenso programma di iniziative, segna il capitolo di un percorso, iniziato 23 anni fa, e ripreso per alcuni anni nell'immediato dopoguerra, sperando che le giovani generazioni sappiano tener viva una manifestazione, intrapresa dai nonni e dai padri.
Il programma
Fonte Popolis
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