9.15.2006

Michelangelo e il disegno di architettura a Vicenza

Vicenza, Museo Palladio in palazzo Barbaran da Porto ,17 settembre - 10 dicembre 2006
Firenze, Casa Buonarroti, 15 dicembre 2006 - 19 marzo 2007

Mostra assolutamente d’eccezione quella che si inaugura il 16 settembre al Museo Palladio in
Palazzo Barbaran da Porto a Vicenza, aperta al pubblico fino al 10 dicembre. Protagonista
Michelangelo Architetto. In mostra più della metà di tutti disegni di architettura del Maestro
oggi noti al mondo.
Una mostra d’eccezione non solo perché emergerà una dimensione nuova del fiorentino: “Nelle
sue architetture – afferma Howard Burns (Scuola Normale Superiore di Pisa), che con Caroline
Elam e Guido Beltramini, cura la mostra – Michelangelo scrive poesia. In senso letterale perché
non è raro trovare versi poetici appuntati dal Maestro accanto agli schizzi di architettura, quasi
ad esprime di getto l’emozione sorta dall’aver “inventato” forme armoniche, poetiche appunto.
Ma anche perché si serve, nelle sue architetture non di figure scolpite, ma di capitelli e
basamenti, luce e ombra che evocano i grandi temi poetici della Vita e della Morte, dell'Amore,
del Tempo e della Fama”.
“Benché non sia mia professione”, come egli stesso scrive, in architettura Michelangelo è stato
grande, grandissimo, interprete, assolutamente all’altezza di quanto ha raggiunto in pittura,
scultura e poesia.
Le ricerche, molto approfondite, che hanno preceduto questa fondamentale mostra hanno
portato anche a numerose nuove scoperte. “Da questa esposizione e dagli studi raccolti in
catalogo (edito da Marsilio) emerge un Michelangelo ancora più “titanicamente poeta”, afferma
Burns. Tra le numerose novità, la scoperta del primo disegno di architettura oggi conosciuto del
Maestro, un foglio con schizzi sul verso e sul recto, prima solo attribuito e ora documentato di
sua mano. Burns, con l’ausilio di nuove tecnologie digitali, ha scoperto il disegno originale di
mano di Michelangelo sottostare il ripasso ad inchiostro di un suo allievo e, accanto, sempre
autografa del Maestro, una annotazione di misure espresse in braccia fiorentine. Burns ha
anche dimostrato che il verso di questo disegno raffigura il portale della chiesa fiorentina di San
Felice in Piazza: ma non è il progetto della porta. Il progetto, infatti, è per gli addobbi per la
festa annuale della chiesa, che Michelangelo poi passa all'amico Jacone che ne curava
l'allestimento.

Le ricerche (che, storicamente, su Michelangelo architetto sono state meno intense che sugli
altri aspetti dell’arte del Maestro) hanno anche portato ad assegnare a lui un edificio sino ad
oggi di “architetto anonimo del Cinquecento”, il Palazzo di Baccio Valori - oggi noto come Galli
Tassi, in via Pandolfini a Firenze.
Riunire a Vicenza trenta opere originali di questo livello è stata una impresa non facile.
Determinante è risultato l’apporto del museo Ashmolean di Oxford, e della grande raccolta di
disegni di Christ Church della stessa città, oltre che naturalmente della casa Buonarroti che
ospiterà la mostra vicentina dal 15 dicembre 2006 al 19 marzo 2007.
“Vorremmo che il pubblico si avvicinasse a questi capolavori di Michelangelo come se stesse
partecipando ad un processo creativo: dalla genesi di un’idea, al suo successivo avvicinamento
alla forma definitiva, con tutti i ripensamenti e le modifiche, sino alla realizzazione di quegli
schizzi e di quegli appunti nelle forme in pietra” afferma il Presidente del Centro Internazionale
di Studi di Architettura Andrea Palladio, Amalia Sartori.
Anche l’allestimento è stato pensato da Umberto Riva e Monica Manfredi come un percorso
emozionante che favorisce un rapporto molto intenso ed individuale con i disegni, isolati in
nitide nicchie. Per rendere parlanti questi materiali, il visitatore prima di arrivare nel “Sancta
Sanctorum”, passa attraverso una serie di ambienti con multivisioni digitali.
In apertura della mostra, un sorprendente "ritratto dal vivo" di Michelangelo, ad opera del
fotografo Pino Guidolotti, presenta una inedita serie di immagini digitali, montate in sequenza,
del celeberrimo busto di Michelangelo, realizzato da Daniele da Volterra e conservato alla Casa
Buonarroti.
"benché non sia mia professione". Michelangelo e il disegno di architettura
Vicenza, Museo Palladio in palazzo Barbaran da Porto (contrà Porti 11), dal 17 settembre al 10 dicembre
2006. La mostra sarà successivamente riproposta a Firenze, in Casa Buonarroti, dal 15 dicembre 2006 al
19 marzo 2007.
Informazioni: web site CISA: www.cisapalladio.org
da martedì a domenica, dalle 10 alle 18 (chiuso il lunedì); Ingresso intero 5 euro; ridotto 3 euro; gruppi e
scuole 2 euro