9.25.2006

Notte Bianca 2006: Mediterraneo un mare di cultura

Oltre due milioni di persone in strada, eventi in tutte le piazze, una straordinaria partecipazione di “spettatori – attori” al di là di qualsiasi previsione: la Notte Bianca napoletana dello scorso anno, nella sua prima edizione, fece registrare un boom che lanciò la città tra le protagoniste massime di simili eventi.
Per la seconda edizione, il prossimo 30 settembre, la Notte Bianca riserverà un mare di sorprese con una serie di innumerevoli appuntamenti legati da un filo conduttore: Il Mediterraneo, mare di cultura. Questo il tema del più grande appuntamento spettacolare della città.

Il mare bagna Napoli e la sua Notte Bianca con il suo porto ed il suo profilo geografico, la città è l’approdo naturale dei popoli, delle culture e delle tradizioni provenienti dai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

Questa sua innata vocazione l’ha resa, nei secoli, un esempio tra i più significativi di come i linguaggi di culture diverse si incontrino e si mescolino generando espressioni artistiche uniche e irripetibili. E, in occasione della Notte Bianca, sugli oltre cento palcoscenici della città, nelle piazze, per le strade, fra i monumenti, quei linguaggi si mostreranno, si confronteranno, si contamineranno, cercando e riconoscendo in se stessi le matrici comuni, le assonanze e le differenze.

L’intera città si prepara, sulla scorta dell’esperienza maturata l’anno scorso, ad accogliere e far vivere suoni, sguardi e gesti di artisti di differenti origini e culture. Ad anticipare la kermesse del 30 settembre, iniziative varie si terranno nei giorni 28 e 29 settembre

Novità importante della seconda edizione il protagonismo delle nuove municipalità: ciascuna delle nuove aree amministrative del territorio comunale ospiterà simbolicamente uno o più Paesi del mediterraneo. La Notte Bianca si potrà vivere ovunque e la grande festa non avrà centro e periferia.

Naturalmente non mancheranno i big: Pino Daniele, Francesco De Gregori, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Antonello Venditti. Tantissimi gli artisti di casa: Eduardo De Crescenzo, Eugenio Bennato, Valentina Stella, Sal Da Vinci, Gino Rivieccio, Lino D’Angiò, un elenco nutritissimo. Tra le tante chicche della serata lo spettacolo “Era di maggio” del maestro Roberto De Simone, e “SuperTaranto”, un omaggio al grande Nino.
Nel rispetto del tema Il Mediterraneo un mare di cultura, dall’Algeria verrà Khaled, dalla penisola iberica i Madredeus, dal Libano Rabih Abou Khalil, dall’Egitto I Musicisti del Nilo, dal Marocco Gnawa Sidi Mimoun, dall’Albania la Fanfara di Tirana con Nico Zela, dalla Palestina Amal Murkus, dalla Siria i Dervisci Rotanti di Damasco.

Per l’occasione, dunque, Napoli si apre al mare e diventa mare essa stessa, accogliendo, nel cuore delle sue municipalità, le espressioni artistiche dei vari Paesi del Mediterraneo: l’area nord della città riceverà i metissages francesi e i ritmi dispari provenienti dai Balcani; la zona orientale incontrerà le tradizioni della Grecia, della Turchia, del Libano, della Siria, dell’Albania e di Cipro; le municipalità a sud ospiteranno le storie dolenti e il futuro di speranze di Israele e Palestina, l’incanto dell’Egitto e il fascino di Libia e Tunisia; ad ovest giungeranno i profumi del Maghreb e i colori della penisola iberica. Ovunque, poi, l’Italia e le tradizioni del suo teatro, della sua musica, della sua danza, dal Salento alla Sicilia, dalla tammorra alla pizzica, fino a Napoli e alle mille espressioni della sua arte.

Per un gemellaggio tra le Notti Bianche delle due città tra le più antiche d’Europa, da Parigi giungerà una mostra fotografica di due artisti, un palestinese ed un israeliano, realizzata lo scorso anno per la Capitale francese.

Tre continenti sbarcheranno in città: la molteplicità delle culture in perenne mutamento dei Paesi dell’Europa meridionale; il mistero del Nord Africa che, seppure tanto presente nelle radici più profonde del nostro DNA culturale, può apparire oggi, più di ieri, lontano, diverso o addirittura incomprensibile; le dolorose contraddizioni e la storia densa del Medio Oriente asiatico.

Culture che verranno declinate sotto le diverse latitudini, coniugate al passato, al presente e al futuro.

Culture che si incontreranno e si confonderanno tutte insieme, tutte in una notte, tutte rappresentate sul palcoscenico di una città che, per una nottata, diventa un immenso teatro a cielo aperto.

Napoli diventerà mare, un mare di cultura, di solidarietà, sarà la festa dello “stare insieme”, tanti, tutti, ovunque.

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