9.04.2006

OTTAVA DI SANT’EGIDIO - XXXV EDIZIONE

OTTAVA DI SANT’EGIDIO - XXXV EDIZIONE
31 Agosto – 10 Settembre 2006

Otto giorni di feste nella ricorrenza del Santo Patrono di Orte:
ecco l'OTTAVA DI SANT' EGIDIO

Festa di antica tradizione solennizzata da Papa Bonifacio IX nel 1396 con la concessione delle stesse indulgenze della Porziuncola di Assisi, si celebrava con grande impegno pubblico codificato negli statuti comunali. Manifestazioni comuni nel medioevo caratterizzavano quelle giornate rinsaldando religiosità e spirito cittadino. Particolarmente solenne la grande processione alla quale partecipavano tutte le magistrature cittadine e le sedici corporazioni delle arti.
Grande attrazione veniva esercitata dalle corse dei cavalli all'anello, per le quali gli statuti del 1359 prevedevano un luogo apposito (l'equinum) e la partecipazione di qualunque cittadino ortano. Si svolgevano inoltre tornei di tiro con l'arco e con la balestra, corse podistiche e corse di barche sul Tevere dette "ludi tiberini" o le "calate", perché una gran folla scendeva dalla città lungo le rive del fiume. Accompagnava la festa, durante gli otto giorni, una grande fiera di merci in città e di bestiame al di là del Tevere, detta Fiera dei Campanelli, bandita fino a Perugia e a Norcia.
Gli ortani di oggi hanno conservato la loro devozione a Sant' Egidio.
La Città è ripartita, come allora, in sette Contrade: San Gregorio, Porcini, Sant'Angelo, San Giovenale, Olivola, San Biagio, San Sebastiano e queste, dal 31 agosto di ogni anno, festeggiano il Santo durante otto giorni, da domenica a domenica, la prima settimana intera di settembre.
Ogni giorno c'è festa in una contrada con giochi tradizionali, teatro popolare-dialettale, musiche del passato... L'ottavo giorno è dedicato al Palio degli Arcieri, che si contendono per la propria contrada, nella piazza centrale, un anello d'argento del diametro di 10 cm. al quale tirano con archi di legno di tipo medievale.
Uomini e donne delle contrade vanno ad assistervi in abiti trecenteschi, formando un corteo che attraversa le vie della città.
Rappresentanze più ridotte partecipano alla Benedizione dei Gonfaloni, in Cattedrale, la sera del 31 agosto, vigilia della festa di Sant' Egidio.
Nel corso dell'Ottava ogni contrada apre al pubblico la sua taverna. Sono locali di particolare pregio storico-architettonico la cui attività è condotta direttamente dai contradaioli con opera di volontariato e vecchie abitudini casalinghe. L'insieme di questi elementi e l'antagonismo, anche gastronomico, tra le contrade, consente di offrire un'ospitalità, nel suo genere, di alto livello per ambiente e cucina tradizionale.

L’Ente Ottava Medievale di Orte

promuove e coordina le varie iniziative per la buona riuscita dell’Ottava di Sant’Egidio. E’ amministrato da un Consiglio dei Priori composto da tre rappresentanti per ciascuna delle dieci "parti" che consortilmente compongono l’Ente: le Sette Contrade Storiche cittadine, il Gruppo Sbandieratori delle Sette Contrade, il Gruppo Arcieri Storici e l’Accademia dei Signori Disuniti della Città di Orte. L’attività autonoma delle singole Contrade è regolata da statuti che prevedono, tra l’altro, una funzione di stimolo ai rapporti sociali tra i contradaioli. L’Ente Ottava Medievale di Orte è impegnato in una continua attività culturale che affianca quella folcloristica: teatro, danze, concerti, tavole rotonde, mostre documentarie, concorsi, ne hanno qualificato di anno in anno l’azione. Un Centro Studi dell’Ente supportato da una Biblioteca specializzata per Medioevo e Rinascimento, pubblica una collana di volumi ed organizza un convegno annuale sulla storia della Tuscia.