7.25.2006

Il “Torre Alfina blues festival” allarga i confini

Viterbo 25/07/2006

Il ritmo avvolgente e la passione del blues, le mura medievali di Torre Alfina e il popolo internazionale della notte. Questi gli ingredienti essenziali che fanno di “Torre Alfina blues festival” un evento davvero straordinario.

La kermesse – giunta alla seconda edizione – è stata presentata stamattina a Palazzo Gentili dall’assessore alla cultura della Provincia di Viterbo, Renzo Trappolini, dal presidente dell’associazione “Torre Alfina blues festival”, Carlo Di Giuliomaria, e dall’assessore alla cultura del Comune di Acquapendente, Maria Letizia Squarcia.

L’iniziativa si svolgerà da venerdì 28 a lunedì 31 luglio nel borgo di Torre Alfina, dove artisti internazionali e non si alterneranno sul palco a colpi di buona musica. “La seconda edizione del festival – spiega Carlo di Giuliomaria – è più ricca della precedente, sia in contenuti che per organizzazione. Oltre al vasto panorama di artisti che si esibiranno quest’anno abbiamo, oltre al patrocinio della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo e del Comune di Acquapendente, anche quello dell’ambasciata americana. Questo riconoscimento ci è arrivato perché ci siamo gemellati con Biloxi una cittadina del Mississippi, recentemente distrutta dall’uragano Katrina, da cui proviene la musica blues”.

“Torre Alfina blues festival”, già dall’anno scorso, si è rivelato un evento capace di attirare pubblico da più parti del centro Italia. “Riuscire a richiamare turisti provenienti da Roma e dalla Toscana - sostiene l’assessore Renzo Trappolini - è segno che un evento come questo merita di essere sostenuto e apprezzato sia per la qualità della musica che per la vastità e diversità di pubblico che vi partecipa. E inoltre aver ottenuto il patrocinio dell’ambasciata americana pone la kermesse al pari dei grandi eventi di tutta la Tuscia”.

Anche Maria Letizia Squarcia sottolinea la valenza e il richiamo turistico dell’iniziativa. “Io che sono un’appassionata del blues – conclude - non posso che dire di venire a vedere questo magnifico spettacolo, dove oltre alla musica si respira aria di mondo, tra lingue diverse che si fondono per lo stesso scopo. Oltre a questo ovviamente non bisogna dimenticare che se la nostra missione esce fuori dai confini acquesiani è perché il luogo riesce ad accalappiare tutti coloro che vengono, addirittura gli artisti si fermano anche oltre il festival per riposarsi ed ammirare il nostro splendido territorio”.

Redazione Freeaudioguide