11.15.2006

Presentato il volume presto in distribuzione nelle scuole della Tuscia

“Passi verdi. Il lago di Vico”: la guida per piccoli esploratori della natura


A spasso per il lago di Vico, accompagnati dai propri insegnanti o, perché no, dai genitori. “Passi verdi. Il lago di Vico” di Alfredo Ciccarelli, più che una giuda è un “quaderno per l’educazione e la divulgazione ambientale”, come recita il sottotitolo. Il volume, presentato in anteprima questa mattina nelle ex scuderie di Palazzo Farnese a Caprarola direttamente a sei classi tra primarie di primo e secondo grado del paese, sarà poi distribuito a migliaia di alunni della Tuscia. “Nei prossimi giorni – dice il presidente Alessandro Mazzoli, che ha incontrato i ragazzi – gli studenti della quarta e quinta elementare e della prima media di tutto il Viterbese riceveranno quello che vuole essere il tramite per scoprire le ricchezze di uno dei comprensori naturalistici più belli del territorio”.

La pubblicazione, realizzata da Regione Lazio, Provincia di Viterbo e laboratorio di educazione ambientale Ivo Evangelisti, è stata illustrata alla presenza, oltre che del presidente Mazzoli e delle scolaresche, anche dal direttore della riserva naturale “Lago di Vico” Felice Simmi, del consigliere provinciale Tommaso Bruziches e del dirigente del settore Ambiente Alberto Pecorelli.

Conoscere per apprezzare, e quindi tutelare la natura, partendo dai più piccoli. Il testo si apre con la carta d’identità del lago di Vico, tra storia e leggenda. Inizia poi un percorso illustrato con immagini accattivanti alla scoperta della flora e della fauna dell’omonima riserva naturale. Si parte dal fontanile del paese, per raggiungere la prima tappa, dove l’appuntamento è con il grande albero che popola la zona, ovvero “nonno faggio”, passando poi per “l’isola del pungitopo”, cioè la distesa di arbusti che cresce una volta che il bosco si dirada.

Proseguendo ancora lungo il sentiero descritto dalla giuda, si arriva alla zona ricoperta da “Una specie protetta: l’agrifoglio” e patria della volpe, il cui calpestio caratterizza il terreno. Continuando in avanti, si va alla ricerca de “le pepite d’oro”, il frutto del nocciolo. Poi, avvicinandosi alla zona umide, ci si imbatte ne “Le piante ballerine”, ovvero le cannucce della palude, che danno rifugio ad anfibi vari e nutrie. Per scoprire l’ultimo regalo del lago di Vico, gli esploratori in fasce dovranno rivolgere lo sguardo all’insù o tra i canneti: qui potranno osservare “I cantanti del lago”, vale a dire le specie di uccelli che popolano l’area, tra cui la cannaiola e il martin pescatore.

Il testo, quindi, vuole essere uno strumento rivolto a educatori e ragazzi per fare uscite sul campo alla ricerca degli habitat descritti. Il tutto condito da ricette tipiche, cruciverba e giochi creativi, che attireranno di sicuro i giovani studenti. A loro è rivolto l’invito di Mazzoli. “Questo quaderno di lavoro – conclude il presidente – può essere letto con facilità, perché molto divertente, ma va anche verificato concretamente, andando a scoprire sul posto le realtà che racconta e illustra. Perché siate proprio voi i promotori della qualità dell’ambiente, e di conseguenza della vita, anche nei confronti dei più grandi”.