7.26.2006

Roma, clamorosa scoperta archeologica nei sotterranei di Palazzo Valentini

Due sculture di grandi dimensioni e di notevole qualità artistica, risalenti al III secolo d.C., un intero quartiere abitativo dell’alta società dell’epoca, con strutture murarie romane, pareti interne decorate in maniera fastosa, strade, mosaici perfettamente conservati, statue e ceramiche.
È questo il primo censimento di una clamorosa scoperta archeologica effettuata nei sotterranei di Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma.



I ritrovamenti sono il frutto di un lavoro cominciato nel luglio 2005, condotto con il metodo stratigrafico sotto la direzione scientifica del professor Eugenio La Rocca, e per il quale l’amministrazione provinciale di Roma ha già stanziato circa 1 milione di euro.
Non è stato facile portare alla luce le meraviglie che adesso faranno la felicità di storici e appassionati d’arte antica. Infatti i locali sotterranei di Palazzo Valentini erano adibiti da anni ad “archivio morto”, seppelliti sotto 125 tonnellate di materiale il cui sgombero ha reso necessario l’impiego di oltre 200 camion (130 per vecchie pratiche e documenti ancora servibili, 77 per materiali destinati al macero). Solo dopo aver liberato i locali di tutta quella carta è stato possibile effettuare gli scavi veri e propri.
Alla conferenza stampa indetta per presentati i risultati dei lavori ha preso parte anche il ministro per i Beni Culturali, Francesco Rutelli, oltre al presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra. Nell’occasione – notizia nella notizia – è stato annunciato il progetto “di unire la zona delle grandi domus, ville e case alla zona dei Fori Imperiali fino alla Colonna Traiana, e dare vita al più grande parco archeologico del mondo”, come ha dichiarato il ministro Rutelli.
Il progetto si gioverebbe anche dei lavori in corso per la rete metropolitana, grazie ai quali l’intera zona sarà presto liberata dal traffico.
In attesa di poter ammirare un’area archeologica di bellezza e importanza storica da togliere il fiato, la speranza, espressa dal presidente della Provincia Gasbarra, è che già “dal prossimo autunno questa parte di scavi possa essere aperta al pubblico”.
Oltre al professor Eugenio La Rocca, ai lavori nei sotterranei di Palazzo Valentini hanno preso parte archeologi e architetti dell'ufficio del Conservatore del patrimonio storico-artistico della Provincia, istituito nel 2004 dall'Amministrazione Gasbarra, e le società di archeologia Parsifal e Archeometra.

Fonte Artefaq