10.03.2006

ParmaDanza 2006

IV Festival internazionale di danza. Dal 3 ottobre - 3 novembre un mese dedicato alla grande danza al Teatro Regio.

Dal 3 ottobre al 3 novembre 2006, il Teatro Regio sarà palcoscenico della IV edizione di ParmaDanza, il festival internazionale di danza realizzato dalla Fondazione Teatro Regio, con il sostegno di Cariparma & Piacenza, Partner del Festival, e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Quest’anno il festival si pone decisamente nel segno del “classico”, con grandi titoli del repertorio ottocentesco e della danza moderna 5 spettacoli per un totale di 12 recite, titoli preziosi e di grande richiamo, coreografi entrati nella storia della danza, ballerini star di fama internazionale

Classici della danza moderna, nella loro specificità statunitense e nella orgogliosa connotazione “black”, possono dirsi oggi i balletti di Alvin Ailey. Del grande coreografo che seppe fondere con esuberante originalità le forme della modern dance americana, le suggestioni della danza afro-jazz e la musicalità di spirituals e gospels, raccoglie oggi il vasto repertorio e l’eredità artistica la compagnia da lui fondata nel 1958, l’Alvin Ailey® American Dance Theater. A Parma per la prima volta, la compagnia “all black” famosa in tutto il mondo inaugurerà il festival (3, 4, 5 ottobre) con un programma a quattro titoli. Accanto a due balletti leggendari del fondatore, Night Creature e Revelations, Judith Jamison – allieva prediletta di Ailey e attuale direttrice artistica della compagnia - ha scelto per Parma due recenti creazioni, presentate entrambe in prima nazionale: Love Stories, da lei stessa co-firmata, e Solo, dell’olandese Hans van Manen.

Anche in questa edizione di ParmaDanza un grande balletto del repertorio classico ottocentesco. Dopo Giselle, Don Chisciotte e Il lago dei cigni, la scelta è per uno dei titoli più amati della tradizione russa tardo-romantica, Lo schiaccianoci, creato nel 1892 per il Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. Ideato da Marius Petipa a partire da un racconto fantastico di Hoffmann, coreograficamente messo in scena dal maître de ballet Lev Ivanov, Lo schiaccianoci arriva a Parma (13, 14, 15 ottobre) nella versione classica e tradizionale del coreografo inglese Derek Deane e nell’interpretazione del Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo. Brillantemente diretta dall’ex étoile Elisabetta Terabust, la compagnia napoletana - già ammirata in Giselle - avrà come guest-star, nel ruolo del principe Schiaccianoci, Roberto Bolle, il divo del balletto che torna anche quest’anno al festival ParmaDanza. In buca, ad eseguire la scintillante partitura di Pëtr Il’ič Čajkovskij, l’Orchestra del Teatro Regio di Parma diretta dal maestro David Garforth.

Con un Galà in prima assoluta che avrà come stella principale Svetlana Zakharova e protagonisti alcuni dei migliori ballerini dell’ultima generazione, il festival tributa un omaggio all’eccellenza della tradizione classica russa (21, 22 ottobre). Considerata all’unanimità la migliore ballerina del mondo, la giovane étoile diplomata all’Accademia Vaganova, per sette anni stella del Balletto Mariinskij di San Pietroburgo, diva del Bol’šoj di Mosca dal 2003 e contesa guest star delle migliori compagnie del mondo, debutta a Parma con un Galà appassionante. La sua tecnica cristallina, le linee bellissime, la raffinata delicatezza di interprete brilleranno in un programma che a un divertissement di pas de deux e assoli affianca un classico della tradizione russo-cubana, Carmen Suite. Creato nel 1967 dal cubano Alberto Alonso per Maja Plisetskaja, il balletto è stato recentemente riallestito dal Bol’šoj proprio per Svetlana Zakharova, in una memorabile serata dedicata agli 80 anni della grande ballerina russa.

Originale e intelligente rilettura de La Bella addormentata di Petipa-Čajkovskij è La Belle proposta da Les Ballets di Monte-Carlo (27, 28 ottobre) e firmata dal coreografo-direttore Jean Christophe Maillot. Per la compagnia monegasca, che celebra proprio quest’anno il ventennale della sua fondazione e che sotto la presidenza di S.A.R. la Principessa di Hannover continua a distinguersi per eccellenza tecnica e per versatilità interpretativa, Maillot ha concepito un balletto che riscopre in chiave contemporanea il mito della fanciulla dormiente, risalendo alle simbologie della crescita e alla metafora del divenire adulti della fiaba di Perrault. Il tutto in un’affascinante cornice scenica firmata dai designer e couturier di grido Ernest Pignon-Ernest, per le scene e Phipille Guillotel per i costumi.

Classico in veste di irresistibile parodia infine con l’ormai celeberrima compagnia en travesti Les Ballets Trockadero de Monte Carlo. Da oltre trent’anni acclamati in tutto il mondo per la comicità e l’intelligenza dei loro spettacoli, in cui mettono alla berlina, con spirito leggero e irriverente, la seriosità del balletto classico e le manie dei suoi divi, i Trocks vantano una solida preparazione tecnica e stilistica, che permette loro di affrontare con nonchalance i più impervi titoli del repertorio ottocentesco, con qualche geniale incursione nel neoclassicismo e nella danza moderna. A Parma (2, 3 novembre) è interamente classico il programma presentato: con uno spassoso atto bianco del Lago dei cigni, quel leggendario Pas de quatre reso celebre dalla quattro divine del balletto romantico, l’esilarante parodia di Anna Pavlova nel cammeo de La morte del cigno, il classico spagnoleggiante Paquita, e un assolo o pas de deux a sorpresa.
Collaterale agli spettacoli, il festival propone anche quest’anno il ciclo La danza dietro le quinte, a cura di Valentina Bonelli, pensato per il pubblico e per gli allievi delle scuole di danza. Gli appuntamenti, tutti ad ingresso libero, si articolano tra ‘classi’, prove aperte e incontri con gli artisti (per informazioni e prenotazioni tel. 0521 039366, fax 0521 039331, stampa@teatroregioparma.org).

Primo appuntamento, in occasione dell’arrivo a Parma dell’Alvin Ailey® American Dance Theater, un pomeriggio interamente dedicato alla scoperta della leggendaria compagnia americana.
Mercoledì 4 ottobre, alle ore 16.00, sul palcoscenico del Teatro Regio, l’Alvin Ailey® American Dance Theater offrirà al pubblico la possibilità di assistere ad una prova aperta, preceduta dall’introduzione di un maître de ballet della compagnia, che ne presenterà la fisionomia e il profilo artistico.

A seguire, nella sala del foyer del Teatro Regio verrà proiettato il film-documentario Jazz City, girato a New York nel 1988. Un anno prima della scomparsa, Alvin Ailey racconta la sua esaltante avventura artistica, iniziata nel profondo Sud degli Stati Uniti, continuata a Los Angeles dove conobbe la danza e culminata a New York con il successo planetario dell’Alvin Ailey® American Dance Theater. Accompagnano l’appassionato racconto numerose sequenze dei più celebri balletti firmati da Ailey, nell’affascinante scenario metropolitano dell’elettrizzante Grande Mela.

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