12.18.2006

Viterbo: Restaurata la Bibbia detta di San Tommaso

Il 22 dicembre la mostra nella sala Anselmi in via Saffi

Tra storia e leggenda, rinasce la Bibbia “cosiddetta di San Tommaso”. Che, dopo interventi di risanamento durati un anno, può ora affrontare senza preoccupazioni le insidie del tempo che passa. Con tanto di dvd , realizzato dalla Regione Lazio e dalla Soprintendenza ai beni librari, che ne racconta il testo e le operazioni per recuperarlo. Concluso il lavoro del Laboratorio di restauro della Provincia, il prezioso volume, di proprietà del Comune e conservato nella Biblioteca civica degli Ardenti, sarà protagonista di una mostra dal 22 dicembre al 14 gennaio nella sala Anselmi in via Saffi, con presentazione venerdì 22 nella sala regia del Comune.

A tirare le somme del restauro e presentare la mostra, questa mattina a Palazzo Gentili c’erano l’assessore provinciale alla Cultura Renzo Trappolini, quello comunale al Bilancio Marco Bracaglia, il direttore del Laboratorio di restauro Giorgio Capriotti, il direttore del Consorzio biblioteche di Viterbo Gianbattista Sguardo e il presidente Romualdo Luzi.

Vuole la leggenda che le note a margine del prezioso codice manoscritto e miniato del XIII secolo sia state scritte dal pugno di San Tommaso D’Aquino. Aspetto su cui storici e paleografi ancora oggi si confrontano suddivisi in possibilisti e negazionisti. Non essendo ancora definita la data precisa di stesura della bibbia, non è possibile attribuire con certezza la paternità delle glosse al massimo esponente della filosofia scolastica, che nel 1270 in occasione del conclave si trovava a Viterbo.

Ma, al di là dei problemi di datazione, indiscutibile è sia il grande valore del manoscritto, che la rilevanza dell’operazione di restauro ultimata. “Non si è trattato solo di restituire un prezioso bene culturale alla storia, grazie alla qualità del lavoro scientifico del Laboratorio provinciale – ha detto l’assessore Trappolini – ma anche di constatare la fruttuosa sinergia tra i diversi enti che hanno collaborato. La scelta poi di riproporre il testo, che non sarà più consultabile per evitarne il deperimento, in un dvd significa permetterne la fruizione da parte di tutti. In tal senso anche l’allestimento della mostra contribuisce a rendere visionabile la bibbia, riproponendone le pagine”.

Anche l’assessore Bracaglia è d’accordo. “L’opera del laboratorio provinciale di restauro è meritoria – ha affermato - perché ha restituito a tutti questo volume. Così come quella del consorzio biblioteche, che lavora con silenziosa discrezione ma con operazioni prestigiose. Sottolineo inoltre la disponibilità della Regione, sia in termini finanziari che professionali, per aver realizzato il dvd”.