6.19.2007

Park, Eun - Sun

Park, Eun - Sun

8 luglio – 26 agosto 2007

Marina di Pietrasanta, Parco della Versiliana


Un dialogo ardito e sublime tra la colonna e la sfera. Nell’ampio Parco della Versiliana, tra le fresche ombre dei pini di dannunziana memoria, Park Eun Sun, giovane artista coreano, presenta dieci opere monumentali della sua più recente stagione espressiva, in marmo e granito. Opere di grandi dimensioni, dai due ai sette metri di altezza. Pensieri, documenti, simboli sul tema della vita che si genera e si diffonde. Un’iniziativa dell’Assessorato alla Cultura in collaborazione con la Fondazione Festival La Versiliana.

Le sculture di Park sono armoniose costruzioni interamente basate sulla colonna e sulla sfera in combinazioni strutturali e cromatiche. Simbolo di purezza e di ordine, la sfera è allegoria della nascita che secondo natura si genera in tutta la sua perfezione. La colonna, costruita da lamelle sovrapposte di marmo, riassume il significato della crescita. Sulle superfici sferiche assolutamente levigate si allungano fenditure scabre: anche la più armoniosa esistenza può essere percorsa da ombre piccole e grandi, da rabbia e sofferenza che talvolta la vita presenta.

Le colonne di Park, nella loro essenzialità costruttiva, non hanno nessuna funzione portante, ma costituiscono veri e propri percorsi sensibili, documenti della storia umana, vetrine sul fluire del tempo.

“Osservando i bambini mentre, nel gioco, costruivano forme con la sabbia – spiega lo stesso Park – mi sono detto: ecco che cosa deve fare uno scultore, costruire. La mia ricerca è partita proprio dall’infanzia, perché essere bambino significa naturalezza nel divertimento e serietà, restare sempre nel giusto, a contatto con la propria umanità”.

“Con grande piacere ospitiamo nello splendido parco della Versiliana – afferma l’assessore alla cultura Daniele Spina – la mostra di Park Eun-Sun. Giunto quattordici anni fa a Pietrasanta, Park ha stretto un forte legame affettivo ed artistico con la città da cui era stato richiamato dalla passione per il marmo. Una mostra di grande suggestione, di intenso significato e poesia”.

Biografia

Park Eun-Sun è nato in Corea del Sud nel 1965.

Ha conseguito la laurea in scultura presso il Dipartimento di Belle Arti dell’ Università di Kyung-Hee a Seoul. Diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara, da quattordici anni risiede a Pietrasanta e lavora allo Studio Sem. Sue opere si trovano in collezioni e spazi pubblici a Seoul, San Francisco, Zurigo, Milano.

Artista: Park Eun Sun

Mostra: Park Eun Sun

Date esposizione: 8 luglio – 26 agosto 2007

Luogo: Parco della Versiliana – Marina di Pietrasanta (LU)

Orario: ore 10.00-13.00 e 16.30-23.00, tutti i giorni, ingresso libero

Catalogo: Bandecchi e Vivaldi

Ufficio Stampa - Assessorato alla Cultura

Comune di Pietrasanta

tel. 0584/795500; fax 0584/795588

e-mail: cultura@comune.pietrasanta.lu.it

www.comune.pietrasanta.lu.it

6.08.2007

Treper3 al White Cube: Piazza Mattei Roma

Giampaolo Ursino

Nato a Lecce nel 1975 dove frequenta il Liceo Artistico , sezione architettura e arredamento. Termina gli studi nel '94 si trasferisce a Roma dove entra in contatto con l'ambiente artistico romano, frequentando l'Accademia delle Belle Arti corso di Scenografia. Qui collabora come assistente per poi firmare da scenografo vari lavori teatrali, cinematografici e televisivi. Preso da un forte interesse per il teatro lavora per molto tempo come scenografo mantenendo viva la passione per la pittura, esponendo le proprie opere in alcune gallerie e spazi alternativi della città in diverse mostre .Continuando a lavorare con diverse compagnie teatrali si dedica a tempo pieno alla pittura mantenendo vivo l'interesse per la fotografia, che spesso unisce alla pittura. A Roma si inserisce nell'ambiente artistico, frequenta critici e galleristi,esponendo in diverse gallerie e partecipando a diverse collettive.

I suoi lavori sono una ricerca di immagini, informazioni, notizie, colori e luminescenza, utilizzando il video come veicolo, colpiscono il corpo in maniera invasiva. Vengono filtrati attraverso gli occhi, che continuamente sono illuminati da ipnotici colori e “bruciati” da una moltitudine di informazioni, stimolando così le sinapsi sensoriali della mente.

La velocità degli scatti fotografici diventa strumento per catturare corpi in continuo movimento. Le immagini vengono successivamente rielaborate con l’ausilio del computer che consente di intervenire drasticamente sulla materia bruciandola. Il momento finale è quello che vede il pennello traslare sulla tela i corpi così elaborati, con l’utilizzo di colori essenziali e tonalità monocromatiche.

Le tele costituiscono il risultato di una riflessione sulla quotidianità, bombardata dalle immagini che rendono l’osservatore ignaro dei contenuti e rappresentano nella loro totalità il punto di arrivo di un percorso artistico maturato negli anni.

Serena Epifani

BIOGRAFIA

- Serie “Bruciati”, galleria “ç Atelier 13” Varsavia (Polonia)

- Scatola sonore “Rialto” Roma

- Serie “Bruciati”, “Ex sede partito radicale” Roma

- Galleria “Momart” Roma-

- Serie “Bruciati” galleria “Figuirs 41” Losanna (Svizzera)

- Galleria “Oziocreativo” Morge (Svizzera)

- Galleria “Stabile l’officina” Roma

- Galleria “Euclide” Roma

- Galleria “L’osservatorio” Frasso Sabino (Roma)

- “Enrico IV” Lecce

- Galleria “Mondo arte” Lecce

“BRUCIATI”

Titolo, misure e tecnica in ordine di comparsa sul video.

1) “Tensione” mis. 120x100, acrilico su tela, anno 2006

2) “Vergogna” mis. 150x100, acrilico su tela, anno 2006

3) “In scatola” mis. 100x100, acrilico su tela, anno 2006

4) “Spinta” mis. 120x100, acrilico su tela anno, 2006

5) “Feto” mis. 100x100, acrilico su tela anno, 2006

6) “La trasparenza della vergogna” mis.150x100, acrilico, vinavil carta su tela,

anno 2006

7) “Caduta” mis. 120x100, stampa con interventi di pittura su tela, anno 2006

8) “Autoritratto” mis. 100x80 , tecnica mista anno 2006